un grand merci à PkT pour la traduction en italien !



Kanyar vous dit Adios !
Kanyar says to you Adios !
Kanyar te dice Adios !


Kanyar creato nel 93 sul bordo del mediterraneo, è stato prima etichetta. Il piccolo gruppo si è progressivamente concentrato sulla pubblicazione della webzine (95) rifiutando così l'obbligatoria trasformazione dell'etichetta in società. Non eravamo là per "battere cassa" ma per aiutare i creativi(ori).... (Ringrazio tutti coloro che si sono avvicinati al Kanyar...)

Oggi, come già da un certo tempo, i fondatori del kanyar non si riconoscono più nel movimento tekno detto underground cui abbiamo partecipato fin dall'inizio. I più attenti avranno certamente compreso.

Da buoni naifs ed entusiasti che siamo, abbiamo riunito a gennaio 2000 gli attivisti per iniziare a rinnovare. Il messaggio è passato tra i pochi sound system presenti ed in una maggioranza di protagonisti. Molti si sono scoraggiati del buco nell'acqua.

Il recente attacco del deputato Mariani - telecomandato dagli Interni - ha prodotto il fatto che questi stessi attori si sono ritrovati per reagire con successo. La lotta non è finita: il ministro Vaillant ed i suoi prefetti non mollano l'osso. In Francia la Polizia non è al servizio del popolo, ma governa e fa passare le proprie leggi....

il movimento non è in nessun caso fattivo: l'ostinazione repressiva e la demonizzazione degli ultimi 10 anni in questo paese da parte dei poteri hanno prodotto che la volontà di educazione, iniziazione e trasmissione dei nostri valori verso i ravers, così come la volontà di costruzione di questi nuovi spazi di creazione e benessere per i sound systems e per certi organizzatori sono state spezzate.... Nel corso dell'anno 2001, dieci anni dopo, i poteri in carica ci accusano di tutti i mali e si sono mossi per legiferare in senso repressivo...loro che hanno attirato l'attenzione dei giovani suggerendo fortemente ai media di massa reportage sensazionali a seguito di teknivals e free parties. Lo scopo evidente era sia di persuadere l'opinione pubblica di una nuova insicurezza sia di preparare l'intervento poliziesco che sognavano.

I nostri "supermercati delle droghe" non potevano a questo punto far altro che attirare un nuovo pubblico preselezionato, quello dei consumatori e dei venditori di tutti i generi. Per gli spazi artistici, musicali e ricreativi creati in buona fede da appassionati come noi, è stato troppo. Le decine di migliaia di turisti consumatori del sabato sera... hanno presto trasformato i nostri sogni in incubi. Il piano del ministero degli interni è stato diabolico... noi non abbiamo mai chiesto nulla a nessuno, solo che ci lasciassero in pace. Noi eravamo dei creativi e degli amateurs in senso nobile, non dei manager di concerti nè dei trafficanti. I prefetti hanno vinto la nostra passione. Soprattutto che non ci vengano, ora che hanno distrutto tutto, a chiedere nulla circa gli accordi che siamo riusciti ad imporre e che rifiutavano ferocemente.

Questione secondaria: quali saranno le conseguenze dell'ultima ondata di mediatizzazione del movimento di questa estate, basata stavolta sui nostri discorsi e sulla nostra visione? Farà tornare le genti che si erano allontanate? Visto il successo limitato delle nostre ultime manifestazioni di protesta possiamo affermare che i tre quarti del pubblico attuale non ha niente a che vedere con le "feste libere" degne di questo nome. Sarebbe necessario respingere e quindi rinnovare questo pubblico, ma chi può farlo? I più curiosi sono partiti già da molto tempo.

E' già da molto giunto il tempo che il Kanyar si fermi e che gli iniziatori si rivolgano a nuovi sogni. Non se ne parla di continuare a mantenere un movimento sotto "perfusion" (?). Inoltre l'underground di massa con i suoi kaliffi, i suoi stand di coca-cola e le sue mafie non è roba nostra.

Ricostrutiremo nuovi sognim con coloro che vorranno accompagnarci. I nostri dibattiti e le nostre iniziative troveranno posto prima di tutto sul net (3boom.net et ses futurs satellites).... un mezzo formidabile per mettere in simbiosi le energie distanti, e non è certamente il net che ha ucciso l'underground tekno ! Il net è solo uno strumento, e diviene quello che ci si fa. Non abbiamo nessun rimpianto per l'uso che il Kanyar ne ha fatto dal 1995. Nessuno.

RESET ! REMISE A ZERO !

Ripensiamo la festa, Ripensiamo queste famose TAZ, Ripensiamo i circuiti di distribuzione delle creazioni, prepariamo le piste per la loro realizzazione e sperimentiamo. I curiosi ritroveranno allora il gusdto di partecipare, di apprezzare... questi spazi deliranti che molti sognano ma che non sono mai realmente esistiti, proponiamoli.

Kanyar n'existe plus ! A nous la liberté !

6 juillet 2001

Marc Gouttebroze


3 bOOM, our new laboratory,
To rebuild the 3 movement,
the famous reportz,
the new Klizt is strating, différent.
the war against Mariani-Vaillant. law amendements



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